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Simboli di lavaggio: tutti i significati

Tempo di lettura: 4,5 minuti

 

Ti è mai capitato di pensare alla gestione del bucato come un'attività estremamente difficoltosa? Se la risposta è sì, sappi che non sei il solo: a causa della varietà di colori e tessuti oggi in commercio può non essere così semplice gestire i capi.

Saper trattare adeguatamente le varie tipologie di capi non è scontato ma, per fortuna, vengono in supporto le etichette cucite sugli indumenti.

Su queste etichette sono indicati dei simboli di lavaggio che, se correttamente interpretati e rispettati, permettono di trattare il capo correttamente in tutte le fasi e, quindi, di preservare a lungo l’integrità e la brillantezza di colori e fibre.

Quando acquisti un qualsiasi indumento, potresti essere tentato dal rimuovere le etichette interne perché fastidiose oppure ingombranti. Non possiamo e non vogliamo costringerti a lasciarle al loro posto ma, prima di tagliarle, ti suggeriamo di memorizzare bene le istruzioni di lavaggio per non incappare successivamente in spiacevoli ed irreparabili inconvenienti, specialmente se si tratta di un capo delicato.

 

Quali informazioni trovo sull’etichetta dei capi?

Le etichette sono posizionate solitamente sul lato sinistro del capo e contengono informazioni relative a:

  • Composizione dell'indumento - ovvero con quali fibre è prodotto
  • Paese di fabbricazione
  • Istruzioni per trattare il capo - ovvero lavaggio, candeggio, asciugatura e striratura

 

Quale significato hanno i simboli?

simboli per il lavaggio dei tessuti si dividono in 5 categorie. Ad ognuna di queste divisioni corrisponde un’icona di base ed una serie di simboli che ne caratterizza le modalità specifiche:

VASCHETTA: lavaggio in acqua
CERCHIO: lavaggio a secco
TRIANGOLO: Candeggio
QUADRATO CON CERCHIO: Asciugatura
FERRO DA STIRO: Stiratura

 

 

 Lavaggio con acqua

Lavare esclusivamente a secco. Non utilizzare acqua per questo capo.Lavare il capo ad una temperatura massima di 30°C utilizzando un ciclo delicato.
Lavare esclusivamente a mano. Non inserire il capo in lavatrice.Lavare il capo ad una temperatura massima di 40°C utilizzando un ciclo delicato.
Lavare il capo ad una temperatura massima di 30°C.Lavare il capo ad una temperatura massima di 60°C utilizzando un ciclo delicato.
Lavare il capo ad una temperatura massima di 40°C.Lavare il capo ad una temperatura massima di 30°C utilizzando un ciclo extra delicato.
Lavare il capo ad una temperatura massima di 60°C.Lavare il capo ad una temperatura massima di 30°C utilizzando un ciclo extra delicato.
Lavare il capo ad una temperatura massima di 95°C.  

 

 Lavaggio a secco

 

Lavare a secco con qualsiasi tipo di solvente. 

Lavaggio a secco non consentito.

 
 
 Lavaggio a secco con tutti i tipi di solventi in uso.  
 Lavaggio con idrocarburi e trifluoro-tricloroetano. L’indumento può essere lavato con idrocarburi e trifluoro-tricloroetano nel rispetto dei limiti di temperatura ed umidità.
 Lavaggio con solventi clorati, percloroetilene ed essenze minerali, R133 ed R11. Lavaggio con solventi clorati, percloroetilene ed essenze minerali, R133 ed R11 nel rispetto dei limiti di temperatura ed umidità.
 Il capo può essere lavato ad umido. Il capo può essere lavato ad umido nel rispetto dei limiti di temperatura ed umidità.

 

 

 Candeggio

 

Il capo può essere trattato con candeggina o cloro. Il capo può essere candeggiato con prodotti al cloro.
 Il capo non può essere trattato con candeggina o cloro.Il capo può essere trattato con candeggina a base di ossigeno senza usare cloro.

 

 Asciugatura

 

Non inserire in asciugatrice.

Asciugare utilizzando un programma delicato.
 Asciugare utilizzando il programma normale.  

 

 

 Stiratura

 Non stirare. Stirare il capo ad un massimo di 150°C.
 Stirare il capo ad un massimo di 110°C, preferibilmente senza vapore. Stirare il capo ad un massimo di 200°C.

 

Ora conosci il significato dei simboli di lavaggio ma se temi di dimenticare il loro esatto significato o, più semplicemente, se desideri un supporto sempre a portata di mano, scarica qui sotto la tabella riassuntiva da stampare ed appendere in lavanderia.

Buon lavaggio!

 

  

 

Zanzare: come tenerle lontane

 

Ogni anno l’arrivo della stagione più calda porta con sé l’inevitabile ritorno delle zanzare. La buona notizia è che grazie ad alcuni semplici accorgimenti puoi difendere gli ambienti da questo fastidioso insetto.

Intervenire sul problema ad inizio stagione permette di prevenire la diffusione esponenziale delle zanzare, facendo si che i tuoi ospiti possano soggiornare in tranquillità sfruttando gli spazi esterni, siano essi dei giardini, dei dehor o delle terrazze.

 

AZIONE ESTERNA

Come prima indicazione, esegui sempre un sopralluogo ed elimina qualsiasi deposito d'acqua

Assicurati che il verde sia curato, l’erba sia bassa e non ci siano ristagni d’acqua. Eventuali pozze o avvallamenti con ristagni d'acqua sono l'habitat ideale per le zanzare che depongono le uova e si riproducono. Fondamentale è la costante pulizia di grondaie e scarichi d’acqua, dove per colpa di piccoli residui si possono formare dei ristagni.

Terminato questo passaggio puoi procedere con la somministrazione di PASTIGLIE ANTILARVALI per ridurre le larve nei tombini, nelle caditoie ecc. Le pastiglie che ti suggeriamo hanno efficacia fino a 50 LT d’acqua e vanno utilizzate ogni 15 giorni, almeno fino ad Agosto.

Un'ora prima del servizio (quindi tutti i giorni) procedi difendendo la location con il prodotto INSEKT BARRIER. La bombola, specifica per spazi esterni, va spruzzata sotto i tavoli e sulle piante adiacenti a dove si mangia. Questo prodotto ha un azione abbattente di circa un’ora e persiste efficacemente per altre 3/4 ore. Garantisce la massima sicurezza ed una potente efficacia.

Per completare il trattamento e raggiungere il massimo dell'efficacia, è consigliato trattare tutto lo spazio esterno (incluso il verde) con DECAPY FLOW, un concentrato biologico a base di Piretro e Deltametrina caratterizzato da un forte potere abbattente e persistente che dura almeno 10 giorni. La concentrazione d'uso è molto bassa: 0,5% in un litro.

In presenza degli ospiti, puoi sempre continuare l'attività repellente con il sistema a piastrine MINI HALO che va acceso solo 5-10 minuti prima di soggiornarvi. Questo sistema è inodore, senza fumi, senza fiamma, senza fili.

 

AZIONE INTERNA

Se occorre, è possibile proseguire l'azione repellente all’interno dei locali utilizzando il prodotto FLY SPRAY a base di Piretro, un principio attivo naturale dal grande potere abbattente e repellente. 

Seguendo queste indicazioni otterai una reale ed efficace disinfestazione dalle zanzare, permettendo ai tuoi ospiti di godere dei tuoi spazi all'aperto in totale relax.

  

Vuoi avere maggiori informazioni? Contattaci telefonicamente allo 0547/318754 o tramite email a info@pieri-group.itIl nostro staff è pronto ad aiutarti!

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Grazie alla diffusione di particolari fragranze studiate si riesce a comunicare direttamente con le emozioni con la possibilità di influenzare il comportamento d’acquisto.

Packaging Take Away: come scegliere i contenitori appropriati

 

Se già nel 2019 il settore della ristorazione d’asporto ha avuto un forte sviluppo, il suo grande boom lo ha avuto nel 2020, anno in cui il take away è diventato una vera e propria necessità.

Per un servizio d’asporto di successo, il packaging deve essere in grado non solo di rispondere alle esigenze dei clienti, ma anche delle pietanze contenute.

 

Nello specifico:

  1. Deve essere resistente e robusto;
  2. Deve conservare la qualità e la temperatura degli alimenti;
  3. Deve valorizzare il contenuto e renderne agevole la consumazione.

 

Se il packaging rispetterà queste caratteristiche, aumenterai notevolmente le possibilità che venga associata al tuo brand un’esperienza positiva.

 

 

Come scegliere i contenitori per il take away

Non esiste un packaging universale adatto a tutti: ogni attività è un progetto esclusivo, con esigenze e caratteristiche uniche. Vale lo stesso per il packaging che oggi non svolge solo una funzione contenitiva, bensì è a tutti gli effetti uno strumento di marketing.

 

 

Resistenza e robustezza dei contenitori alimentari

Negli anni abbiamo constatato che la resistenza è la caratteristica più importante per il tuo packaging. Anche sulla robustezza dei contenitori non bisogna scendere mai a compromessi.

Se contiene alimenti liquidi o salse, il pack deve garantire la giusta tenuta. Se contiene alimenti grassi, deve essere anti unto, in modo che i clienti non rischino di sporcarsi.

Per fare una giusta scelta, è bene testare i food box mettendosi nei panni di chi consumerà le pietanze.

Ad esempio, se gli alimenti devono essere riscaldati prima di essere consumati, il contenitore dovrà essere studiato appositamente per essere idoneo e resistente al processo di riscaldamento nel microonde, nel forno o nella piastra.

 

Mantenimento della temperatura e della qualità

Se il tuo menù da asporto include piatti che vanno consumati caldi (esempio primi piatti, zuppe, fritti), i food box dovranno essere in grado di mantenere la temperatura e, quindi, la qualità dei piatti.

Il mantenimento della giusta temperatura permette, ad esempio, di poter mangiare un fritto ben croccante anche a casa!

 

Non solo buono, ma anche pratico e bello

Un buon packaging deve rendere semplice il consumo delle pietanze in esso contenute. Sebbene al momento la maggior parte degli alimenti take away venga consumato a casa, bisogna considerare che il cliente potrebbe aver scelto un piatto da asporto da mangiare rapidamente in pausa pranzo, magari senza avere un punto di appoggio e delle posate a supporto.

Un buon packaging per l’asporto, quindi, deve sopperire alle possibili “scomodità” del consumare il cibo in un luogo diverso dal ristorante.

 

 

Sostenibilità del packaging

I materiali ed il design del tuo packaging parlano di te e raccontano il tuo progetto, la tua idea di cucina. Non lasciare nulla al caso e focalizzati sugli elementi chiave della tua attività: la scelta di materiali ecologici, ad esempio, comunica che la tua azienda sta investendo sul rispetto dell’ambiente. Il tuo packaging dovrà essere coerente con i valori che hai a cuore!

La tecnologia di oggi ti permette di scegliere fra un’ampia gamma di materiali e di forme che, nel rispetto di tutte le normative di settore, conservano perfettamente gli alimenti rendendo piacevole l’esperienza del cliente.

 

Vuoi valorizzare le tue creazioni o rinnovare il tuo packaging?

In Pieri Group abbiamo selezionato le migliori soluzioni per l’asporto e forniamo tutti i giorni consulenza gratuita per sviluppare insieme un progetto take away unico per il tuo locale! Contattaci qui, siamo pronti ad aiutarti!

 

Sfoglia qui il nostro Catalogo Take Away 2020/2021.

 

Sicurezza e sanificazione a scuola

 

Il rientro a scuola nel mese di Settembre è ormai una certezza e proprio in questi giorni il Minstero ha definito e divulgato le modalità che le scuole dovranno adottare per garantire un ritorno a scuola in piena sicurezza.

 

Pieri Group ha preparato per le scuole un Protocollo semplificato ed illustrato che riassume i consigli e le linee guida che le scuole potranno seguire per rispettare le normative ed effettuare una corretta pulizia e sanificazione degli ambienti e delle superfici.

 

Oltre alle corrette procedure, nel Protocollo sono indicati i prodotti che Pieri Group ha testato e vi suggerisce per pulire e sanificare in maniera efficace e sicura.

 

Il PROTOCOLLO SCUOLE è scaricabile gratuitamente cliccando sul bottone sottostante. 

 

Mascherine protettive: linee guida per un utilizzo consapevole

 

I più comuni "dispositivi di protezione" per prevenire il rischio di infezione da nuovo Coronavirus sono le mascherine protettive delle vie respiratorie.

Ce ne sono di tante tipologie, ognuna con funzioni differenti, ma sono sostanzialmente 3 quelle più utilizzate in questo momento:

 

LA MASCHERINA CHIRURGICA

Questa tipologia di mascherina non serve per proteggere chi la indossa, bensì chi gli sta vicino. La sua efficacia sta proprio nel trattenere le particelle infette evitando che queste possano entrare in contatto con altre persone dando il via ad un rapido fenomeno di contagio.

 

LE MASCHERINE FFP2 ED FFP3

Queste tipologie hanno una doppia efficacia in quanto proteggono chi le indossa dagli agenti esterni e allo stesso tempo proteggono le persone che entrano in contatto con un portatore di virus. Queste mascherine infatti filtrano sia l'aria inspirata che quella espirata.

L'OMS dichiara che le FFP2 filtrano oltre il 92% delle particelle in sospensione, mentre le FFP3 superano anche il 98%.

Ma non è tutto, le linee guida sottolineano che per essere realmente protetti queste mascherine devono aderire perfettamente al volto e non devono mai essere utilizzate per più di 6/8 ore.

 

In un momento estremamente particolare come questo, il vero problema è reperirle: in piena emergenza sanitaria, le mascherine risultano difficili da trovare e, spesso, i tempi di attesa possono essere davvero lunghi.

 

COSA DICE L'OMS

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda quindi di indossare una mascherina se:

  • si sospetta di aver contratto il nuovo coronavirus e se si presentano sintomi quali febbre, tosse o starnuti
  • se ci si prende cura di una persona con sospetta infezione da nuovo coronavirus

L'uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma questa misura deve essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene respiratoria e delle mani. Non è utile, invece, indossare più mascherine sovrapposte. 

 

Come devo indossare e togliere la mascherina?

  • Lavati innanzitutto le mani con acqua e sapone o, se impossibilitato, con una soluzione alcolica
  • Copriti bocca e naso con la mascherina assicurandoti che aderisca perfettamente al volto
  • Non toccare la mascherina mentre la indossi e, se la tocchi, lavati sempre le mani
  • Quando diventa umida, anche se non sono passate 6/8 ore, sostituiscila con una nuova e non riutilizzarla; le mascherine infatti sono mono-uso
  • Togli la mascherina prendendola dall’elastico e non toccare la parte anteriore della mascherina; gettala immediatamente in un sacchetto chiuso e lavati le mani accuratamente.

 

Alluminio in cucina: approvato dal Ministero della Salute

Recentemente alcuni programmi televisivi di punta ed alcune testate giornalistiche di rilevanza nazionale hanno additato l’alluminio come materiale pericoloso, tanto da affermare che sia meglio evitare il suo utilizzo persino per confezionare cibi secchi quale, ad esempio, un panino al prosciutto.

Poichè l'alluminio è un materiale da sempre diffuso sul nostro pianeta e poichè trova largo impiego nel settore alimentare (si pensi a pentole, film per avvolgere, recipienti monouso, etc.) oggi vi invitiamo a guardare questo brevissimo video che il Ministero della Salute ha prodotto, dopo accurati studi scentifici, per rassicurare i cittadini che l'alluminio resta un validissimo alleato in cucina.

 

Canù: è arrivata la cannuccia in pasta BIO

Direttamente dalla natura è arrivata Canù, la cannuccia in pasta dal cuore sostenibile.

 

Tempo di lettura: 2,13 minuti

 

Secondo la ricerca condotta da Eunomia, in Italia vengono utilizzate circa 2 miliardi di cannucce all'anno. Un numero grande, difficile da credere se si pensa che è tra le principali responsabili dell’inquinamento da plastica. Proprio per questo l’Unione Europea le ha di recente messe al bando ed entro il 2021 dovranno essere eliminate.

Ci sono però ottime notizie per tutti coloro che non intendono aspettare il 2021 per adottare soluzioni alternative alle stoviglie in plastica! In Romagna ed a Bologna è arrivata Canù, la nuovissima canuccia in pasta biologica, 100% compostabile e commestibile.

 

Come nasce Canù?

Chi ha ideato questa cannuccia (coopcampo.it) ha preso spunto da un ristoratore di Bristol che in una intervista alla BCC raccontava di "aver smesso di utilizzare le cannucce in plastica e di essere alla ricerca di un prodotto sostenibile che fosse anche gluten free".

La Cooperativa Campo di Frossombrone è quindi partita dalle più comuni "Zite" per mettere a punto una ricetta che desse alla pasta prestazioni di resistenza ancor più elevate, così da diventare una perfetta cannuccia.

Campo vanta oltre trent'anni di esperienza nel mondo dell'agricoltura biologica in Italia ed è un punto di riferimento per chi consuma alimenti biologici quali pasta, pomodori, olio e legumi.

 

Canù vista da vicino

Canù è la prima cannuccia al mondo che non contiene OGM né veleni ed è prodotta in più versioni: quella standard di grano e quella con mais e riso, completamente GLUTEN FREE, perfetta per tutti coloro che soffrono di celiachia. 

Canù è un regalo immediato al pianeta, del tutto biodegradabile e commestibile: la puoi mangiare, sgranocchiare oppure smaltire nell'umido.

Se l’idea di immergere una cannuccia di pasta nel drink ti lascia ancora dei dubbi, sappi che non è tutto: Canù è stata infatti sottoposta a molteplici test in laboratorio, che hanno confermato come la sua ricetta speciale la faccia rimanere intatta anche dopo un prolungato utilizzo. Con Canù non percepirai il sapore della pasta nel momento in cui aspirerai la bibita poichè non altera il sapore delle bevande.

 

E se Canù finisce in mare?

Diventa cibo per pesci ed il mare ci ringrazia. Canù infatti non è solo una cannuccia, ma una piccola risposta positiva al grido di allarme del mondo, degli oceani.

Con tutta probabilità il prossimo step per lo smaltimento della cannuccia sarà una "raccolta delle cannucce usate", da recuperare e destinare agli impianti dove si produce mangime per animali.

 

Dove posso trovarla?

Moltissime sono le richieste per questo nuovo interessante prodotto. Noi stessi quando abbiamo conosciuto Canù ce ne siamo innamorati poichè sappiamo quanto è profondo e radicato il problema dell'inquinamento ambientale. Per contribuire a supportare il nostro pianeta siamo diventati rivenditori ufficiali ed esclusivi di Canù per l'intera Romagna e per la provincia di Bologna.

 

Se anche tu sei sensibile a questa tematica e per il tuo locale cerchi alternative alle cannucce in plastica, contatta il tuo referente Pieri Group, saremo felici di farti sorseggiare un drink con Canù.

 

 

La formazione dell'addetto alle pulizie

Tempo di lettura: 2,5 minuti.

  

La pulizia professionale è un aspetto fondamentale per un’attività di successo. Un buon professionista deve essere formato e, soprattutto, deve mantenersi sempre aggiornato sui nuovi prodotti e strumenti che il mercato mette a disposizione.

 

Perché è importante?

Sebbene non ve ne sia ancora la piena percezione, l’igiene all’interno di un’attività è uno dei suoi pilastri portanti. Ad esempio, alloggeresti mai con la tua famiglia in un hotel dove tutto è perfetto, ma il bagno della camera non è pulito o il letto è in completo disordine? Quasi sicuramente no, e nemmeno noi.

Spesso anche un solo elemento fuori posto è sufficiente a dare la percezione di scarsa igiene ed è probabile che questo generi cattive recensioni per il tuo locale. Seguire le buone regole del cleaning professionale e rispettare alcune normative, quale ad esempio l’HACCP, è fondamentale per il successo di un’azienda, di qualunque tipologia.

Per non compromettere l’immagine della tua attività è quindi necessario avere un occhio di riguardo alla formazione del tuo personale addetto alle pulizie.

 

Quali sono le basi della formazione? Come scegliere il corso giusto?

Sul mercato oggi si possono trovare numerosi corsi di formazione per addetti alle pulizie, sia a livello pubblico che privato, che mirano a formare gli addetti alle pulizie professionali. I corsi di formazione disponibili possono essere più o meno specifici in base al settore in cui l’operatore deve svolgere le proprie attività.

Il nostro consiglio è di scegliere un corso che tratti, almeno, i seguenti argomenti:

  • Perché l’attività di pulizia è importante?
  • Conoscere i prodotti chimici
  • Conoscere le superfici ed i materiali
  • Conoscere i tipi di sporco
  • Conoscere le tecniche
  • Conoscere le procedure

A tal proposito, ti suggeriamo la nuovissima piattaforma online per la formazione gratuita del tuo personale (https://elearning.lineavalore.it/).

Sebbene sembri meno importante, oltre a saper svolgere al meglio le attività di pulizia, è fondamentale sapersi prendere cura dei propri ospiti. Ad esempio, se si tratta di un hotel, è importante che l’addetto ai piani sappia creare per gli ospiti un’atmosfera piacevole, famigliare, senza mai invade gli spazi altrui. (anche questo argomento è trattato nel corso che trovi👉 qui).

 

Uno sguardo rivolto alla sicurezza

Anche per gli addetti alle pulizie la sicurezza dev’essere imprescindibile. Il mancato rispetto delle regole di sicurezza o il mancato utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, possono far incorrere in spiacevoli incidenti di lavoro, più o meno gravi. Tra questi i più comuni sono: scivolamento, utilizzo errato di sostanze pericolose, disturbi respiratori.

Per questo è importante che sia il titolare sia l’addetto alle pulizie, prestino molta attenzione e siano informati sui requisiti e sulle norme per la sicurezza sul lavoro.